Pino Aprile, “Mai più terroni” a Colle San Magno
Lunedì 19 Novembre 2012 12:23
Roberto Della Rocca
COLLE SAN MAGNO - Prestigioso evento culturale a Colle San Magno, piccolo ma grazioso comune della provincia di Frosinone che domina dall’alto la media valle del fiume Liri ad un tiro di schioppo da Cassino e dalla sua celebre abbazia benedettina. Sabato prossimo, 24 novembre, a partire dalle ore 17.30, presso la sala polivalente del comune, sarà presente il famoso giornalista e scrittore Pino Aprile, per un incontro-dibattito che prende spunto dalla sua ultima fatica letteraria “Mai più terroni”.
Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Novembre 2012 17:49
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Generale Matteo Negri
Mercoledì 31 Ottobre 2012 14:56
Roberto Della Rocca
Matteo Negri è uno di quei meridionali che nel 1860 scelse di non tradire e, da ufficiale dell’Esercito delle Due Sicilie ligio al dovere e all’onore, due tratti che erano stati instillati in lui negli anni della formazione alla Nunziatella, difese fino alla morte la propria patria. Morì il 29 ottobre 1860 mentre, con i suoi uomini, impegnava l’esercito garibaldino e piemontese lungo il fiume Garigliano, quando tutto era già perduto. Nonostante questo non è mai venuto meno ai suoi compiti. Palermitano nato il 21 giugno 1818, primo dei sei figli del Capitano Michele Negri dei Baroni di Paternò e di Maria Antonia Termini dei duchi di Vaticani, entrò nel Real Collegio Militare della Nunziatella a 14 anni, nel 1832.
Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Novembre 2012 17:50
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XV Commemorazione dei Caduti del Regno delle Due Sicilie
Mercoledì 17 Ottobre 2012 17:04
Roberto Della Rocca
CAPUA - Un grande successo di pubblico per la XV Commemorazione dei Caduti del Regno delle Due Sicilie nella battaglia del Volturno che si è celebrata sabato 6 ottobre a Capua.
Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Novembre 2012 17:52
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Villella torna a casa
Lunedì 12 Marzo 2012 11:49
Mariagiovanna Ferrante
“Non vi è alcun motivo per cui il cranio di Villella debba rimanere esposto come esempio di una categoria umana bollata come criminale per natura in base a una teoria errata". Di conseguenza “l'ateneo torinese deve restituire il cranio per la sepoltura, anche al comune di residenza in vita, in mancanza di eredi che abbiano formulato espressa richiesta” recita la sentenza del giudice Gustavo Danise, del tribunale calabrese di Lamezia Terme, che ha stabilito come il museo universitario di antropologia criminale «Cesare Lombroso», situato a Torino, dovrà consegnare uno dei teschi esposti nelle sue sale al comune di Motta Santa Lucia (Catanzaro) e pagarne le spese di tumulazione. E' la prima battaglia vinta dal Comitato No Lombroso, l'eterogeneo gruppo di esperti di vari settori che eccepiscono l'umanità, la storicità e l'utilità di una macabra esposizione di crani a scopo neanche troppo didattico.
Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Novembre 2012 17:50
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Rimossi i graffiti dall'Obelisco Carolino
Venerdì 19 Ottobre 2012 21:45
Roberto Della Rocca
BITONTO (Terra di Bari) - Al centro di piazza “26 Maggio 1734”, svetta l’Obelisco Carolino, monumentale testimonianza della battaglia che, in quel luogo ed in quella data, si svolse tra le truppe spagnole ed austriache, battaglia determinante per la guerra di successione, per la ricostruzione del regno meridionale, e che riportò (*) sul trono di Napoli i Borbone con Carlo (VII di Napoli e III di Sicilia).
Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Novembre 2012 17:50
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La detenzione, la morte e la verità storica ai tempi di Fenestrelle
Mercoledì 10 Ottobre 2012 09:09
Mariagiovanna Ferrante
Quali sono le catene dei Savoia? Quelle strette alle gambe ed alle braccia dei detenuti che, anche dopo l'illuminismo, le teorie liberali e l'unità nazionali, morivano di freddo, di fame e di inedia nelle carceri sabaude o quelle mentali, che hanno impresso l'idea del giusto e del liberale soltanto in quella parte della penisola che si trova al confine delle Alpi, verso la Francia, e che con spirito di sacrificio ha “liberato” il resto della penisola non si sa bene da chi?
Ma la storia la fanno (e la replicano) i vincitori. Così, dopo 151 anni dall'unità nazionale, e dopo 14 mesi dall'infamante accusa di aver sventolato “vessilli leghisti e bandiere neoborboniche inneggianti al secessionismo”, alla commemorazione dei soldati duosiciliani detenuti e morti nel carcere di Fenestrelle, lo stesso giornalista suo malgrado costretto alla smentita riapprofitta della calura estiva (e stavolta è fortunato perchè non ho il piacere di leggere l'articolo in tempo) e replica l'errore per supportare la medesima tesi: i morti a fenestrelle furono soltanto 4... pardon, stavolta aggiunge uno zero che si sa non vale niente. E dice che furono 40.
Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Novembre 2012 17:52
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Pontelandolfo, per non dimenticare
Martedì 14 Agosto 2012 14:37
Mariagiovanna Ferrante
14 agosto 1861 - 14 agosto 2012
In memoria delle vittime di Pontelandolfo e Casalduni.
Nella notte tra il 14 e il 15 agosto del 1861 una cifra non determinata di uomini, donne e bambini fu vittima innocente di un attentato di rappresaglia guidato dal colonnello Pier Eleonoro Negri a seguito dell'attentato condotto dai briganti contro 34 bersaglieri piemontesi.
L'Unità d'Italia, imbevuta del sangue degli innocenti, ha erto il suo vessillo tricolore sul palazzo del municipio. Ma lo scorso anno il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha domandato perdono per quell'eccidio non riconosciuto nemmeno dai libri di scuola ed assieme ai casertani ha ricordato quell'episodio inglorioso della storia.
Ultimo aggiornamento Martedì 20 Novembre 2012 09:29
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